Recensione "Il club dei desideri impossibili" - Alberto Torres Blandina


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TitoloIl club dei desideri impossibili

AutoreAlberto Torres Blandina

Casa editriceGuanda

Pagine183

Data di pubblicazione2009

Valutazione

Quanti di noi in tenera età rimanevano affascinati quando il loro papà, la loro mamma o un nonno gli raccontava una storia? Era bello da piccoli sedersi sulle loro ginocchia e restare a bocca aperta ad ascoltare. Le storie sono il documento più antico e importante, perché quando in principio non era ancora stata inventata la scrittura, era l’unico modo di trasmettere qualcosa ai posteri.

Se anche a voi piaceva ascoltare storie e fantasticare su luoghi e personaggi, questo libro è quello che fa per voi.

 Ci troviamo in un aeroporto, un luogo comune, forse anonimo ma particolare: un aeroporto è un luogo di attesa, di corse, di addii ma anche di riflessione. È un luogo in cui si può incontrare gente proveniente da qualsiasi parte del mondo, anche la più sperduta. L’aeroporto è un luogo di unione, è il solo posto che accorcia le distanze.

Questo aeroporto però è un posto speciale: è il luogo in cui lavora Salvador.

Salvador è un impiegato comune, che svolge un lavoro comune (lo spazzino) ma non è affatto una persona comune. Uomo di veneranda età, è cresciuto insieme al suo aeroporto. È felice del suo lavoro, nonostante sia un lavoro umile, perché gli permette di osservare e stare a contatto con molte persone.

È proprio osservando che egli riesce a comprendere e catalogare gli atteggiamenti umani. A Salvador però piacciono molto le storie ed  in questo modo, tra queste mura, allieta il lavoro dei suoi colleghi o l’attesa dei passeggeri. Sono storie fantastiche, fuori dal comune, che molto spesso vengono interrotte da un boarding now, per essere poi riprese in seguito. Salvador  è affascinato dal luogo in cui lavora: a lui piacerebbe viaggiare, ma pur essendo familiare all’aeroporto, non è mai salito su un aereo in vita sua.

Manca però poco alla sua pensione… cosa ne sarà delle sue storie?

Il finale mi ha lasciata davvero molto sorpresa.

 Sono convinta che a chiunque piacerebbe trovarsi nell’aeroporto di Salvador e ingannare l’attesa ascoltando le sue magnifiche storie.

 Una lettura semplice ma piacevole. Spesso è difficile per il lettore trovare una continuità in una raccolta di storie, ma Alberto Torres Blandina è riuscito a racchiudere tutti questi racconti in un collage perfetto in cui nessuna storia assume rilevanza maggiore rispetto le altre.

Forse non apparterrà alla categoria dei “must read”, ma è di sicuro una lettura divertentissima.


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