“Due madri” è un romanzo a due voci : quella di Olga e quella di Stella. Le due donne sono completamente diverse tra loro : Stella è una donna di età avanzata, è forte e vive in un paesino dell’ Italia centrale. Olga ha poco più di vent’anni, è una donna fragile e vive a Buenos Airès. Persino i piani narrativi le differenziano. Pur essendo così diverse hanno in comune la maternità e la solitudine : entrambe soffrono della mancanza del loro marito e sono disposte a tutto per proteggere i loro figli. Un’altra cosa le accomuna : la brutalità della guerra. Si ritrovano sole, a combattere al posto del marito scomparso.
Come ho già accennato in precedenza, i piani narrativi sono differenti : la storia di Stella prende il via dal ritrovamento di un corpo, Ideo, un ragazzo di 15 anni, forse ucciso da un nazista. Stella però nasconde un segreto molto grosso che non ha mai confessato a nessuno : solo il parroco della chiesa di città riesce a spingerla a parlare e così ha il via la narrazione, che ripercorre il passato di Stella. La storia di Olga, invece, è narrata al presente. Entrambe le donne sono accomunate dalla crudeltà della guerra. Stella ha perso suo marito al fronte ma, essendo una donna forte decide di rimanere nel suo paese affrontare la situazione, ma si ritroverà ben presto a dover nascondere un medico militare tedesco. Olga invece ha appena saputo che suo marito è scomparso, ma le ha lasciato delle indicazioni per andar via dal suo paese e forse ricongiungersi a lui. La donna così prende suo figlio e fugge via, sotto indicazioni del marito.
Che ne sarà della vita di Olga? Ritroverà suo marito? Quale sarà il segreto che Stella nasconde?
Il romanzo è fluido e scorrevole, lo stile è semplice e raffinato ma a tratti duro, a causa della materia trattata. L’autore riesce a catapultarci nella vita di Stella e Olga con una maestria incredibile e si muove come un’altalena tra le due storie, tra passato e presente.
Dopo un finale che lascia di stucco, l’unica cosa che si vorrebbe fare è continuare a leggere.