Recensione "Il prezzo di Dio" - Okey Ndibe


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TitoloIl prezzo di Dio

AutoreOkey Ndibe

Casa editriceClichy

Pagine240

Data di pubblicazione2015

Valutazione

Ikechukwu ha il destino segnato nel suo nome. I suoi sforzi per farlo pronunciare correttamente si rilevano inutili, così decide di abbreviarlo in Ike.
Ike infatti è nigeriano, ma vive in America. Ha un curriculum brillante, ma a quanto pare la sua bravura non basta. A rovinarlo è il suo accento africano, con un suono che risulta sgradevole ai suoi compatrioti. Così si ritrova a fare il tassista e a guadagnare cifre irrisorie.
La Nigeria è un posto troppo piccolo per contenere uno spirito intraprendente come il suo, troppo piccolo per un uomo con numerose ambizioni. Ike ha sempre sognato l’America, ha sempre sperato un futuro migliore. La rincorsa alla Green Card, il matrimonio, i colloqui di lavoro. Invece tutto si e rivelato un disastro. La Green Card non può nascondere il suo accento; il suo matrimonio con una donna che ha sperperato i suoi guadagni è sfociato nel divorzio e ai datori di lavoro il curriculum brillante non è bastato.
Viviamo in un mondo che sa fermarsi solo alle apparenze.
Così Ike si è ritrovato a guardare la città di New York dal suo taxi giallo.
La vita però è imprevedibile e tutto può cambiare da un momento all’altro.
Su segnalazione di un amico ha un’ idea: si reca in una galleria d’arte specializzata nella vendita di statue di divinità tribali, deciso a vendere la statua del suo Paese, Ngene, un dio della guerra.
Il suo piano è quindi quello di tornare a Utonki, rubare la statua e rivenderla in America, risolvendo così tutti i suoi problemi.
Ma è questa la via risolutiva? Davvero la vendita della statua risolverà i suoi problemi? O ne causerà di nuovi?

La storia di Ike mi ha attratta molto sin dall’ inizio, così ho deciso di cimentarmi nella lettura di questo bellissimo libro. Pagina dopo pagina mi sono affezionata sempre più ad Ike e con lui ho condiviso la rabbia nei confronti di un mondo in cui non esiste meritocrazia, ma solo apparenza; ho viaggiato con lui fino a Utonki e con lui ho trafugato la statua di Ngene.
Le pagine scorrono molto velocemente, l’autore riesce a esporre con semplicità (e a volte con un tono spassoso) alcuni temi importanti nella storia dell’umanità.
“Il prezzo di Dio” è molto più che un romanzo sulla discriminazione razziale.
Tutto merito della casa editrice Clichy, che ha scovato questo piccolo capolavoro americano e l’ha messo a disposizione di noi lettori Italiani.


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