Recensione "Fahrenheit 451" - Ray Bradbury


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TitoloFahrenheit 451

AutoreRay Bradbury

Casa editriceMondadori

Pagine210

Data di pubblicazione2000

Valutazione

Avete mai provato ad immaginare un futuro senza libri? Cosa ne sarebbe della cultura? Come verrebbe trasmessa?

È capitato certo più volte in passato che venisse ordinata la distruzione di libri considerati “eretici”. Ma come sarebbe l’uomo privato del piacere globale della lettura?

Ray Bradbury in questo bellissimo romanzo distopico immagina una società che non conosce il vero valore dei libri; la lettura anzi è considerata un vero e proprio reato.

Ci troviamo in un imprecisato futuro, indicativamente dopo il 1960. Il protagonista, Montag, è un pompiere. Tutti noi sappiamo che il compito dei vigili del fuoco è quello di spegnere incendi; nella storia invece il loro compito è quello di appiccarli. Sull’elmetto hanno riportata una scritta “Fahrenheit 451”, che è anche il titolo del libro, e si riferisce a quella che era considerata la temperatura di combustione della carta.

Come veri e propri carabinieri, i vigili del fuoco vengono chiamati con urgenza nel momento in cui qualcuno viene scoperto in possesso di un libro. Leggere infatti, come anche solo possedere un volume, è considerato un reato che viene subito punito dalle fiamme. Il fuoco è l’unica cosa che distrugge interamente l’esistenza. Montag è una pedina di questo sistema. Uccide il sapere, senza accorgersi invece che è l’unica cosa che può liberare le persone dalla schiavitù.

Le persone sono vuote: parlano ma non dicono niente, pensano solo a inutili occupazioni per colmare una voragine più grande.  La cultura inoltre viene trasmessa e manipolata solo attraverso i mass media.

Clarisse, vicina di casa di Montag, è il simbolo della diversità: lei e la sua famiglia non guardano la tv, preferiscono parlare e osservare la gente.

È proprio Clarisse che fa scaturire in Montag il desiderio di indagare oltre e la curiosità di leggere qualche libro. Inizia così, durante le sue missioni, a salvare di nascosto qualche libro dalle fiamme.

Già la trama di per sé è molto interessante. È il tipico romanzo distopico in cui si immagina una società futura. Il messaggio che Bradbury vuole lasciare è però molto importante. C’è chi ha considerato addirittura il libro una critica nei confronti della società contemporanea, che offusca e cerca di plasmare la cultura attraverso i mass media.

A mio parere è un libro molto significativo, che dovrebbe essere letto almeno una volta da chiunque.

Scritto  nel 1953, eppure Bradbury riesce ad avere una visione terribilmente attuale e contemporanea. Un libro che tutti i sostenitori della libertà di pensiero amerebbero.


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